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FONDO NUOVE COMPETENZE | FORMAZIONE PER DIPENDENTI

Il Fondo Nuove Competenze (in sigla FNC) è un fondo pubblico cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, nato per contrastare gli effetti economici dall’epidemia Covid-19 e gestito da ANPAL.

 

La misura permette alle imprese di adeguare le competenze dei lavoratori, destinando parte dell’orario di lavoro alla formazione.

 

ONERI FINANZIABILI

Il Fondo copre il 100% degli oneri relativi ai contributi assistenziali e previdenziali (al netto degli eventuali sgravi contributivi fruiti nel mese di approvazione dell'istanza di accesso al Fondo) e del 60% della retribuzione oraria delle ore destinate alla formazione. È prevista una premialità per chi intraprende percorsi di riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario: infatti, in caso di accordi che prevedano, oltre alla rimodulazione dell'orario finalizzata a percorsi formativi, anche una strutturale riduzione dell'orario di lavoro a parità di retribuzione complessiva, la quota di retribuzione finanziata dal fondo sarà pari al 100%.

 

Il datore di lavoro, previa fidejussione bancaria o assicurativa, potrà richiedere un’anticipazione pari al 40% del contributo concesso. Il versamento del saldo a rimborso è effettuato dall’INPS previa verifica automatizzata nei propri archivi delle informazioni relative agli oneri dichiarati.

 

PROGETTI FORMATIVI

I datori di lavoro dovranno identificare, in sede di intesa, le necessità di aggiornamento delle professionalità dei lavoratori in un’ottica di transizione digitale ed ecologica, in funzione di uno dei seguenti processi:

  1. innovazione nella produzione e commercializzazione di beni e servizi che richiedono un aggiornamento delle competenze digitali;
  2. innovazioni aziendali volte all’efficientamento energetico e all’uso di fonti sostenibili;
  3. innovazioni aziendali volte alla promozione dell’economia circolare, alla riduzione di sprechi e al corretto trattamento di scarti e rifiuti, incluso trattamento acque;
  4. innovazioni volte alla produzione e commercializzazione di beni e servizi a ridotto impatto ambientale;
  5. innovazioni volte alla produzione e commercializzazione sostenibile di beni e servizi nei settori agricoltura, silvicultura e pesca, incluse le attività di recettività agrituristica;
  6. promozione della sensibilità ecologica, di azioni di valorizzazione o riqualificazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale.

L’aggiornamento professionale e l’accrescimento delle competenze dovranno essere individuati nell’ambito delle classificazioni previste dall’art. 4 del Decreto.

 

 

I fondi interprofessionali costituiranno il canale di accesso privilegiato al Fondo Nuove Competenze. Per i datori di lavoro che non hanno aderito ad alcun fondo interprofessionale la formazione dovrà essere erogata da enti accreditati a livello nazionale o regionale. Non potrà essere soggetto erogatore della formazione la medesima impresa che ha presentato istanza di accesso al Fondo.

(Fonte FederTerziario Nazionale)