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15 luglio scadenza invio situazione dei dipendenti per datori di lavoro con più di 50 dipendenti

Secondo quanto previsto dall’articolo 46 del D.Lgs. 198/2006 (così come modificato dalla L.162/2021) entro il 15 luglio, sono obbligate le aziende pubbliche e private che occupano oltre 50 dipendenti nel complesso delle proprie sedi, dipendenze e unità produttive sono tenute, a redigere un Rapporto biennale sulla situazione del personale, nel quale si forniscono le informazioni relative a tutti gli occupati. Le aziende con sede legale all’estero devono presentare il prospetto solo se hanno in Italia una o più sedi che occupano, nel loro complesso, più di 50 dipendenti. Nel caso di operazioni societarie di fusione, poste in esse prima della fine del biennio 2022-2023, sarà la società incorporante quella tenuta a trasmettere il prospetto aggregando i dati dell’incorporata. Possono trasmettere il rapporto, su base volontaria, anche e i datori che occupano fino a 50 lavoratori.

Le indicazioni per la compilazione del rapporto sono fornite in via generale proprio dall'art. 46 del D.Lgs. 198/2006 e in modo più specifico dal D.M. 3 giugno 2024.

 

Come compilare il rapporto

Il rapporto, che può essere compilato solo in modalità telematica, va compilato con informazioni relative al personale impiegato che riguardano lo stato delle assunzioni, la formazione, la promozione professionale, i livelli, i passaggi di categoria o di qualifica, altri fenomeni di mobilità, l’eventuale intervento della cassa integrazione guadagni, i licenziamenti, i prepensionamenti, pensionamenti e la retribuzione effettivamente corrisposta.

Per tutti i dati devono essere evidenziati quelli relativi al personale femminile.

I dati forniti non devono indicare l’identità del lavoratore, del quale va specificato solo il sesso, in modo che le informazioni riportate non siano suscettibili di determinare, neppure indirettamente, l’identificabilità degli interessati.

 

Link Utili

Per semplificare la compilazione e la trasmissione dei dati, il Ministero del Lavoro ha messo a disposizione delle aziende, dal 4 giugno u.s., un applicativo ad hoc sul portale istituzionale. L’applicativo è accessibile dal portale Servizi Lavoro del Ministero del Lavoro (https://servizi.lavoro.gov.it).

 

Chi può accedere
L’accesso al sistema può essere effettuato dal legale rappresentante dell’impresa o da altri soggetti dallo stesso delegati o abilitati: questi devono comunque essere in possesso delle credenziali di accesso Spid/Cie.

 

Sanzioni

La mancata trasmissione del rapporto comporta l’applicazione delle sanzioni amministrative previste dall’articolo 11 del D.P.R 520/1955. Se l’inottemperanza si protrae per oltre 12 mesi, è disposta la sospensione per un anno dei benefici contributivi eventualmente goduti dall’azienda (articolo 46, comma 4, D.Lgs. 198/2006).  L’Ispettorato Nazionale del Lavoro è il soggetto deputato alla verifica la veridicità dei rapporti. In caso di rapporto mendace o incompleto, è prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 5.000 euro (articolo 46, comma 4 bis, del Dlgs 198/2006).

 

Faq

Il Ministero del Lavoro, attraverso le Faq pubblicate sul proprio sito, ha risposto ai dubbi formulati da aziende e consulenti impegnati in questi giorni nella redazione del prospetto delle pari opportunità 2022-2023 in scadenza il prossimo 15 luglio disponibili all’interno di una specifica area del sito ministeriale https://www.urponline.lavoro.gov.it/, liberamente accessibile.


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