Recenti decreti legislativi italiani introducono importanti modifiche riguardanti il controllo del denaro contante, la regolamentazione delle banche di rilevanza sistemica e il rafforzamento della presunzione di innocenza nei procedimenti penali. Questi decreti mirano a migliorare la trasparenza, la sicurezza finanziaria e i diritti dei cittadini, adeguando la legislazione italiana agli standard europei.
Modifiche nelle transazioni di denaro contante
Un primo decreto introduce adeguamenti alla normativa italiana in conformità al regolamento (UE) 2018/1672, il quale disciplina i controlli sul denaro contante che entra o esce dall'Unione Europea. Questo regolamento sostituisce il precedente del 2005 e introduce nuove regole per monitorare il trasporto di contanti e strumenti di pagamento come le carte prepagate. Ora, le autorità competenti devono trasmettere ogni due settimane alla Unità di Informazione Finanziaria (UIF) i dati riguardanti movimenti di denaro superiori a 10.000 euro, compresi eventuali casi sospetti di riciclaggio o finanziamento del terrorismo.
Un'altra modifica significativa riguarda il commercio di oro, con l'abbassamento della soglia per la dichiarazione delle operazioni da 12.500 a 10.000 euro. Anche le operazioni senza consegna fisica di oro sono ora incluse, e le aziende del settore devono registrarsi presso l'Organismo degli Agenti e Mediatori (OAM). Le sanzioni per chi non rispetta questi obblighi sono state inasprite. Inoltre, le autorità doganali e la Guardia di Finanza potranno trattenere il denaro per un massimo di 30 giorni, estendibile a 90 in casi di sospetti di attività illecite.
Regolamentazione delle banche di rilevanza sistemica
Il secondo decreto si concentra sulle banche di importanza sistemica globale, adeguandosi al regolamento (UE) 2022/2036. Questo nuovo quadro regolamentare riguarda il calcolo dei fondi propri e delle passività ammissibili, garantendo che tali banche dispongano di risorse sufficienti per fronteggiare crisi economiche senza compromettere la loro stabilità. La Banca d'Italia sarà incaricata di stabilire il requisito minimo di fondi propri e passività, assicurando che le banche di rilevanza sistemica dispongano delle risorse necessarie per operare anche in scenari critici.
Presunzione di innocenza
Un terzo decreto introduce modifiche per rafforzare la presunzione di innocenza, in conformità con la direttiva (UE) 2016/343. L’articolo 114 del codice di procedura penale è stato modificato, vietando la pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare fino alla conclusione delle indagini preliminari o dell’udienza preliminare. Questa misura mira a proteggere i diritti degli imputati, garantendo che la loro reputazione non venga compromessa prima di un giudizio definitivo, in linea con i principi costituzionali e le normative europee.
Vantaggi e svantaggi delle nuove normative
Le nuove disposizioni promettono una maggiore sicurezza e trasparenza nelle transazioni economiche, soprattutto grazie a controlli più severi sui flussi di denaro contante. Tuttavia, l'aumento della burocrazia potrebbe rappresentare un onere per cittadini e imprese, complicando la gestione delle transazioni finanziarie e rallentando i flussi di cassa, in particolare per le imprese che operano a livello internazionale.
Per quanto riguarda le banche, le nuove norme aumentano la stabilità del sistema finanziario globale, ma impongono costi aggiuntivi per adeguarsi ai nuovi requisiti, con potenziali ricadute sulla disponibilità di credito per imprese e consumatori.
Infine, il rafforzamento della presunzione di innocenza offre una maggiore protezione dei diritti degli imputati, ma potrebbe ridurre la trasparenza dei procedimenti penali e rallentare il flusso di informazioni verso il pubblico e i media.
In sintesi, le nuove normative cercano di bilanciare la necessità di sicurezza, trasparenza e protezione dei diritti individuali con i potenziali costi e complicazioni per i cittadini e le imprese.