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Verso la fine dello scontrino cartaceo: ricevute digitali per chi paga con il POS

Con l’approvazione della risoluzione n. 7-00286 del 17 giugno da parte della Commissione Finanze della Camera si è deciso di eliminare progressivamente lo scontrino cartaceo per i pagamenti effettuati con strumenti tracciabili come il POS a favore di documentazioni digitali.

 

L’obiettivo della risoluzione è chiaro: limitare l’uso di supporti cartacei, inquinanti e non biodegradabili, riservandoli solo alle transazioni in contanti. Per i pagamenti digitali si prevede invece l’introduzione di ricevute elettroniche trasmesse via SMS o e-mail, come già accade con alcuni modelli avanzati di POS. In alternativa, il cliente potrà richiedere comunque una copia cartacea, ma solo su esplicita richiesta.

 

Per accompagnare questa transizione, si prevedono adeguamenti tecnici agli strumenti fiscali. Entro il 2027 tutti i registratori telematici dovranno essere in grado di generare e inviare documenti commerciali in formato digitale al cliente. Inoltre, dal 1° gennaio 2026 diventerà obbligatorio il collegamento diretto tra POS e registratori di cassa, un ulteriore passo nel percorso iniziato nel 2019 con l’introduzione dello scontrino elettronico.

 

La misura si ispira a quanto già avviene in diversi Paesi esteri e nelle grandi catene di distribuzione, anche italiane, che da tempo hanno adottato sistemi completamente digitali. Si tratta di un cambio di paradigma che guarda a un futuro più sostenibile, dove l’innovazione tecnologica e la tutela ambientale si incontrano.

 

Il punto di vista degli esercenti

Le reazioni ufficiali delle associazioni di categoria sono per ora caute. Tra le poche voci che si sono espresse c’è quella di Giuseppe Scura, direttore di Confcommercio Sud Sardegna, che si è detto “cautamente favorevole”, sottolineando però la necessità di agire con prudenza e tenere conto dei costi per gli operatori.

 

Scura ha ribadito l’importanza di non creare nuovi oneri per gli esercenti: “Serve vera semplificazione, non un aumento dei costi”, ha dichiarato, ricordando che l’adeguamento ai nuovi registratori comporta spese importanti, anche superiori ai € 500 per modelli base.

 

In attesa dei decreti attuativi

 

La risoluzione è solo il primo passo: ora si attende l’intervento normativo che definirà le modalità pratiche di attuazione. Il mondo del commercio al dettaglio osserva con attenzione l’evolversi della situazione, consapevole che la digitalizzazione dello scontrino rappresenta una tappa inevitabile, ma da affrontare con equilibrio e supporti adeguati.


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